mercoledì 2 settembre 2015

Mi ha fatto piacere vederti, la prossima volta mi piacerebbe anche parlarti

Il primo effetto collaterale che ho notato da quando ho un figlio è che metà cervello se ne è andato a spasso. Più che a spasso, metà cervello è costantemente concentrato sulla peste e su quello che sta facendo.
Impossibile seguire un servizio di telegiornale, figuriamoci una serie tv. Impossibile riuscire a partire o anche solo uscire di casa senza aver dimenticato metà della roba.
Se il piccolo Puzzicchio è nei paraggi è praticamente impossibile che io riesca a sostenere con chiunque una conversazione più lunga di "ciao, come va, io bene, sono un po' stanca". Manco il tempo di dire approssimativamente queste parole, che immediatamente scatta l'urlo da passeggino fermo (acuto molto simile a quello di un pipistrello della frutta) oppure, in spazio aperto, la rincorsa al bimbo con la mano dietro la testa per evitare che cada - sbatta - prenda cose - si faccia male.
No, non sono assolutamente la madre apprensiva, almeno per queste cose. Lo lascio arrampicarsi, strisciare, rotolarsi nella polvere, spesso sotto lo sguardo stupito e schifato delle altre mamme (evidentemente non denaturate).
Oggi ad esempio, in mezz'ora di bar con le amiche, è riuscito a farsi calpestare da una signora che entrava, cadere in terra senza motivo apparente, penzolarsi come una scimmia dal corrimano, rovesciarmi il succo di frutta addosso. Devo dire che però si è divertito.
Io un po' meno.
L'unica cosa che siamo riuscite a dirci, in quattro amiche ciascuna con un figlio di due anni, è stato "per fortuna che la settimana prossima ricomincia il nido".
Teniamo duro.


2 commenti:

  1. Mi ricorda qualcosa...ma finalmente ce l'abbiamo fatta, con qualche mese di ritardo, ma i teppi si intrattengono almeno mezz'ora!

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  2. Mi ricorda qualcosa...ma finalmente ce l'abbiamo fatta, con qualche mese di ritardo, ma i teppi si intrattengono almeno mezz'ora!

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